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Mascherine monouso guida

Le mascherine facciali che filtrano le particelle trasportate dall’aria possono aiutare nel limitare la propria esposizione all’inquinamento atmosferico. Una mascherina con un filtro di

alta qualità può essere una misura efficace contro l’inalazione di particelle inquinanti nocive piccole come il PM2,5.

Non tutte le mascherine, però sono efficaci contro la respirazione di piccole particelle inquinanti e, in ogni caso, non proteggono dai gas, spesso tossici, che inquinano le nostre città, come ad esempio quelli emessi dai veicoli diesel. Inoltre, per avere una qualche efficacia bisogna indossarle correttamente e, prima ancora, che il modello scelto si adatti correttamente al proprio viso.

D’altra parte, non è raro che quando, ad esempio, si pedala per andare e tornare dal lavoro in un viaggio di andata e ritorno di mezz’ora, 3000 litri di aria passino attraverso i polmoni. Moltiplica questa cifra per cinque giorni a settimana, 50 settimane l’anno, e scoprirai che è un enorme potenziale inquinamento da affrontare per il tuo corpo. Dunque, una mascherina può aiutare.

Nonostante gli evidenti benefici per la salute, indossare una mascherina può essere scomodo e alcuni utenti si lamentano del fatto che limitano la quantità di ossigeno che è possibile inalare in ogni respiro, è per questo motivo che procurarsi la mascherina giusta e assicurarsi che si adatti correttamente è essenziale.

Ma cosa occorre cercare in una mascherina facciale? Ecco una sintesi di tali caratteristiche:

Presenza di un filtro multistrato all’interno della mascherina, il filtro anti-particolato è solo un quadratino all’interno. Le mascherine di cotone o le mascherine chirurgiche che non ce l’hanno non sono per nulla efficaci. Le mascherine di fascia alta sono dotate di sofisticati filtri multistrato. Le mascherine con un buon filtro anti-particolato hanno una certificazione basata sulla quantità di particolato filtrato.

Cerca una mascherina certificata:

La certificazione e le valutazioni su una mascherina sono importanti, indicano che la mascherina è stata testata e soddisfa gli standard di riferimento per filtrare le particelle aero disperse di piccole dimensioni.

La classificazione FFP2 o FFP3 , ad esempio, è uno standard di valutazione testato dall’Unione Europea. Pertanto, orientatevi su mascherine conformi alla relativa norma, la EN149.

Scegli il tipo di protezione giusto:

Le norme Europee distinguono tre classi di filtrazione in funzione della loro capacità di ritenuta delle particelle:

FFP1:

Consigliato per cotone, grafite, idrossido di sodio, fieno;

FFP2:

Consigliato per legno, levigatura di parti metalliche, resina, lana di vetro, semi, funghi e infezioni aeree;

FFP3:

Consigliato per fibra di ceramica, lana di roccia, cadmio, cromo, quercia, faggio, silice, piombo, amianto.

Le mascherine per la protezione dalle polveri sottili vanno quindi scelte fra questi tre tipi.

Opta per una buona efficienza di filtraggio:

Le mascherine FFP3 (la sigla FFP3 stà per protezione facciale filtrante) sono, in linea di principio, le migliori contro le polveri sottili dell’inquinamento in particolare PM10 e PM2,5 trattenendo fino al 98% delle particelle.

Le FFP3 sono un poco più pesanti e scomode rispetto alle FFP1 e alle FFP2, che offrono rispettivamente un’efficienza filtrante del 78 e del 92 percento.

Tieni conto dei tempi di esposizione:

A seconda dei periodi di esposizione all’inquinamento atmosferico, possono essere sufficienti anche i primi due tipi di mascherine, cioè le FFP1 e le FFP2.

In pratica, per chi esce a fare la spesa o andare a scuola e in ufficio, la FFP1 è più che sufficiente. Per le persone che lavorano all’aperto diverse ore, come i vigili urbani, o protezione da virus è più indicata la FFP2.

Le FFP3 sono riservate solo a chi svolge certe lavorazioni industriali e come antismog sono esagerate: ingombranti e pesanti, possono provocare un senso di oppressione.

Non confonderti con la classificazione USA che trovi in genere nelle vendite online:

La classificazione USA N95, N99 o N100 è una certificazione approvata dal governo degli Stati Uniti presso l’Istituto Nazionale per la sicurezza e la salute sul lavoro (NIOSH) dei Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) ma molto inferiori alle nostre classificazioni. La certificazione NIOSH N95, ad esempio, significa che la mascherina dovrebbe filtrare il 95% delle particelle superiori a 0,3 micron, che è una dimensione molto più piccola del PM 2,5. I respiratori N99 filtrano, più o meno, il 99% di queste particelle.

Scegli sempre produttori affidabili, non puoi permetterti di rischiare quando è in gioco la tua salute, vai sempre sul sicuro.

Ogni mascherina usa e getta può essere utilizzata per almeno alcuni giorni, fino a quando non si sporca o non si riesce più a respirare facilmente attraverso di essa.

Individua un modello di dimensioni giuste

Per avere un minimo di efficacia, bocca e naso devono essere completamente isolati dall’esterno. È dunque di vitale importanza che tu scelga una mascherina di dimensioni corrette, poichè ciascuna si posizionerà sul viso in modo leggermente diverso.

Assicurati che la mascherina si adatti bene:

Occorre accertarsi che la mascherina si adatti saldamente e che non ci siano spazi vuoti per far entrare l’aria esterna. Una qualsiasi lacuna ai bordi della mascherina consentirebbe all’aria di neutralizzare completamente qualsiasi beneficio o protezione che si otterrebbe dal filtraggio delle particelle inquinanti, non importa quanto sia costosa o di tendenza o di marca buona. Questa è pertanto una condizione minima necessaria ma non sufficiente per avere un pò di protezione.

Condizione necessaria perchè una mascherina sia efficace è che sia aderente ai bordi.

Verifica il livello di ventilazione:

La buona ventilazione della mascherina conta, specialmente per coloro che potrebbero voler far esercizio fisico all’aperto indossando la mascherina. Alcune mascherine sono relativamente lontane dal viso, creando uno spazio confortevole per respirare, mentre altre si sentono troppo soffocanti per uno sforzo intenso. Dunque, occorre scegliere quella più adatta alle proprie esigenze.

Fai il test degli occhiali:

Spesso, una mascherina semplicemente non si adatta bene al proprio viso. La cosa più preoccupante è che le persone ci vanno in giro pensando di essere protette. Un buon test, per i portatori di occhiali, è se gli occhiali si appannano a causa del vapore indossando la mascherina, se è cosi le mascherine non sono a tenuta d’aria, che passa dai bordi fra la mascherina e la pelle del viso.